Cottura a Bassa Temperatura: tutto quello che c’è da sapere 

Cottura a Bassa Temperatura: di che cosa si tratta 

La cosiddetta cottura a bassa temperatura è la pratica di cuocere i cibi a una temperatura costante inferiore ai 100°. Si tratta di una cottura lenta, che viene utilizzata per conservare i sapori e le proprietà degli ingredienti più a lungo. Nello specifico ci si avvale della cottura a bassa temperatura per evitare di snaturare le proprietà organolettiche degli ingredienti ed evitare che il cibo si ossidi o perda il suo colore naturale. 

Le tecniche per la cottura a bassa temperatura sono molteplici e con diversi vantaggi. Le più diffuse sono:

  • la cottura sottovuoto, in cui gli alimenti vengono cucinati all’interno di appositi sacchetti di plastica. In questo caso la cottura avviene a temperatura costante fra i 50° e i 100° gradi. Questa tecnica di cottura viene scelta soprattutto perché consente di ottimizzare i tempi in cucina, aumentando i tempi di conservazione dei cibi
  • L’oliocottura, che consiste nel cucinare e i cibi in olio extravergine d’oliva. In questo caso gli ingredienti si cuociono a lungo a bassa temperatura, in olio aromatizzato a piacere. L’importante è non superare gli 80°. 

Quali sono i vantaggi della cottura a bassa temperatura

I benefici di utilizzare una cottura a bassa temperatura sono molteplici sia per quanto riguarda la preparazione dei piatti, che per quanto riguarda la loro conservazione. In particolare, i principali vantaggi sono:

  • i sapori e i profumi vengono conservati e amplificati all’interno dell’alimento
  • la facilità di conservazione è maggiore, soprattutto per quanto riguarda la tecnica di cottura in sacchetto. Cuocere il cibo in assenza di ossigeno, infatti, evita che gli alimenti possano essere attaccati da batteri e triplica il tempo di conservazione
  • la cottura è omogenea e perfetta, poiché con una cottura più lenta il calore ha maggiori possibilità di penetrare all’interno dell’alimento, distribuendosi in maniera uniforme